Metodo FMC: la metodologia dello specialista del patrimonio familiare.

Il metodo di lavoro di uno Specialista del Patrimonio Familiare si basa sulla volontà di instaurare un rapporto fiduciario con le persone, finalizzato a renderle consapevoli del proprio patrimonio, nel loro interesse, per poter realizzare con fiducia gli obiettivi di vita del nucleo familiare.

La prima azione prevista dalla metodologia FMC, è quella di scattare la fotografia dettagliata del patrimonio familiare, per avere chiaro il punto di partenza.

La valutazione della situazione genera spesso un misto di emozioni: dalla felicità per la consistenza, inaspettata, del patrimonio, fino alla delusione, preoccupazione, angoscia dovute alla consapevolezza che non si dispone effettivamente di tutto il patrimonio, ma solo di una quota parte.

Cosa accadrebbe in caso di separazione, divorzio o decesso? Quali conseguenze economiche si produrrebbero sul patrimonio personale e familiare? Quali scontri potrebbero esplodere tra le persone?

La presenza dello Specialista del Patrimonio Familiare è quindi fondamentale, anche in queste situazioni, per supportare le persone nella gestione delle emozioni, nel guidarle attraverso il dialogo continuo, verso la piena consapevolezza della situazione, pronti a prendere le migliori decisioni funzionali agli obiettivi di vita.

Il metodo prevede l’attuazione di 5 fasi chiave.

  1. Fotografia finanziaria, immobiliare, patrimoniale e del nucleo familiare.
    1. Istantanea dettagliata della situazione complessiva attuale
    2. Analisi degli strumenti a tutela del patrimonio familiare, assicurativi o contrattuali
    3. Analisi del bilancio economico familiare
  2. Valutazione dei rischi e degli strumenti a tutela del patrimonio.
    1. Identificazione dei rischi noti, sottovalutati o ignorati insiti nella composizione del patrimonio familiare
    2. Condivisione delle soluzioni di tutela più efficaci
  3. Disegno del quadro di riferimento.
    1. Definire gli obiettivi legati alla ottimizzazione e alla crescita del patrimonio.
    2. Validare gli obiettivi e la loro realizzabilità
  4. Definizione del Percorso.
    1. Progettare le azioni da effettuare per realizzare gli obiettivi
    2. Semplificare la gestione del patrimonio, in relazione agli obiettivi dichiarati, nel rispetto delle peculiarità delle persone
  5. Conseguimento degli obiettivi.
    1. Monitoraggio periodico del percorso stabilito
    2. Proporre i correttivi necessari nel caso di eventi impattanti sul percorso
    3. Ridefinire il percorso nel caso di variazione degli obiettivi da parte della famiglia

I primi 3 punti rappresentano le fondamenta del metodo. Richiedono un percorso di confronto, sereno, sincero e aperto tra lo Specialista e le persone coinvolte.

La fase della fotografia appare come il semplice assemblaggio di informazioni, presenti sui documenti delle banche, delle assicurazioni, del catasto, del Cerved e delle Camere di Commercio.

In realtà è la composizione di un puzzle, spesso complesso, in cui assume più rilevanza ciò che non c’è, o non appare chiaramente, rispetto a ciò che si vede.

Raccomandazione

A livello di investimenti finanziari, spesso si decide di avere più interlocutori di riferimento con cui relazionarsi, per diversificare il rischio della banca e per avere più stili di gestione. Scelta condivisibile, che può nascondere inefficienze.

Quale è la diversificazione effettiva tra gli strumenti finanziari utilizzati? Quale è il posizionamento geografico del portafoglio complessivo? Quello valutario? Ci sono doppioni o sovrapposizioni negli strumenti finanziari utilizzati? Ci sono concentrazioni in alcune tipologie di investimenti? Quale è la quota di obbligazioni a tasso fisso presente nel portafoglio totale?

La diversificazione del portafoglio finanziario su più intermediari comporta spesso, l’omissione di informazioni preziose, quali la composizione del portafoglio, il profilo di rischio personale e degli investimenti, creando una allocazione complessiva non integrata, disfunzionale e poco efficace, perché, a titolo di esempio, la fiscalità è gestita per singolo intermediario e non può essere compensata con gli altri.

Le polizze assicurative a scopo di investimento nelle varie forme Ramo I, Unit-Linked o Multi-ramo, hanno un importante peso specifico nella composizione del patrimonio finanziario.

La componente finanziaria potrebbe avere le stesse problematiche indicate sopra, mentre la componente assicurativa potrebbe non avere una strategia definita e integrata nella, più o meno, assenza di consapevolezza delle caratteristiche tecniche dei vari strumenti utilizzati.

Spesso vengono indicati genericamente come beneficiari caso morte gli eredi legittimi e/o testamentari, non sfruttando le potenzialità offerte da questi prodotti, in fase di pianificazione successoria: la tutela del coniuge in presenza di minori, la tutela di un figlio rispetto ad un altro o per premiare legalmente un amico, una persona cara, una persona meritevole o una associazione.

Osservazione

Nella fase di analisi della fotografia è fondamentale, anche, la valutazione del patrimonio immobiliare: chi è proprietario di cosa, quali sono le % di proprietà, gli eventuali usufrutti presenti. In questa partizione del patrimonio familiare si annidano, spesso, i problemi più grossi.

Le persone possiedono immobili o unità immobiliari al 100%, al 50% con il coniuge, al 16,6% con i fratelli, cugini o altri parenti di grado inferiore. A ogni decesso la quota immobiliare posseduta aumenta nel valore, ma rende più complessa e disfunzionale l’efficacia del patrimonio familiare.

Quante imposte vengono pagate sulle porzioni di seconda casa? Quanto costa la manutenzione di un immobile ogni 5 anni? Quante spese si pagano ogni anno per l’immobile? L’immobile è ad uso personale o in locazione? Casa principale o secondaria? Quanto viene utilizzata la casa in montagna o al mare? Quanto è il canone di locazione? C’è la possibilità di affittare?

Quanto costerebbe la ristrutturazione migliore? Quella con la minima spesa? Dove è ubicato? Cosa è successo negli ultimi anni nei dintorni dell’immobile?

Sono state fatte donazioni ai figli? si ha il possesso di un immobile per donazione? È noto l’impatto di una donazione sul valore di un immobile o sulla sua liquidabilità?

È di fondamentale importanza prendere consapevolezza del proprio patrimonio immobiliare, all’interno del quadro complessivo, per comprenderne il valore, i rischi, i costi e l’effettivo rendimento.

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Un errore tipico è quello di considerarsi titolare del patrimonio nella sua interezza, quando invece sì è, di norma, proprietari, e quindi si può disporre, solo di una parte di esso.

La consapevolezza su questo aspetto è un elemento chiave per definire il percorso da realizzare.

In caso di separazione cosa succerebbe? In caso di decesso del coniuge? Di un genitore, di un fratello o del cugino? Quanto costa non prendere decisioni? Quanto costa non liquidare, o farsi liquidare da un familiare per orgoglio, per ripicca o per strascichi  del passato?

Lo specialista della protezione familiare ti aiuta a valutare i rischi.

Rischi: Specialista del patrimonio familiare

La percezione dei rischi annidati nella parte immobiliare è fondamentale per l’ottimizzazione fiscale e legale del patrimonio familiare.

Quella piccola parte di bosco che non vale nulla, che è condivisa con cugini di terzo grado, che non interessa a nessuno, che non è vendibile… potrebbe arrecare danni a beni o persone.

Se un albero cadesse sul sentiero o sulla strada?

Pensa con consapevolezza

La consapevolezza del patrimonio immobiliare può portare alla valutazione della dismissione di ciò che non è più funzionale agli obiettivi di vita personali e familiari, oppure alla ristrutturazione di un immobile per finalizzarne la vendita o la locazione mese per mese o 4+4 anni.

Analizzare in modo approfondito questi aspetti, permette di prendere decisioni funzionali al quadro di riferimento che si vuole realizzare.

Aumentare la consapevolezza vuol dire, anche, attribuire un valore corretto e realistico ad un immobile e non solo legare tale valore alla propria emotività: ci hanno vissuto i nonni, i genitori, è un ricordo di …, ci ho passato l’infanzia, o senza tener conto di scenari differenti nel frattempo sopraggiunti: l’ho pagato X e voglio riprendere almeno i soldi investiti…, piuttosto lo lascio lì così.

Spesso, analizzando il patrimonio immobiliare si arriva alla necessità o all’opportunità di convocare il “consiglio di famiglia”, per comprendere le aspettative, le ambizioni e le volontà di ciascuna persona.  L’obiettivo dell’incontro o degli incontri è quello di prendere le migliori decisioni possibili e funzionali al raggiungimento degli obiettivi familiari.

Questa importante operazione di condivisione va preparata sia da un punto di vista tecnico, economico ed emotivo, per permettere alle persone di razionalizzare le informazioni e predisporsi a prendere le decisioni nell’interesse personale e della famiglia: i genitori devono condividere per la prima volta alcune informazioni con i figli, qualcuno deve mettere da parte vecchie ruggini o i rancori di una vita, altri dovranno accettare un ridimensionamento delle proprie aspettative.

La condivisione dei propri pensieri permette a tutti gli interessati di mettere le carte sul tavolo, per rendere la situazione trasparente, per aprirsi al dialogo e rendere tutti consapevoli della situazione attuale, per creare il senso del bene comune, per valutare come eventuali rinunce potrebbero essere compensate, o per scoprire con gioia, l’apertura a soluzioni inaspettate e inimmaginate.

La condivisione delle informazioni e delle decisioni abbassa la litigiosità, nell’intento di non dilapidare il patrimonio in costose cause e per evitare un colpo al cuore dei genitori, che non vogliono vedere i figli litigare per dividersi il patrimonio.

Per riuscire in questo intento serve una figura esterna, un professionista qualificato che oltre ad avere la competenza tecnica, sa anche gestire le reazioni emotive e riesce a portare le parti a dialogare per mediare nel modo più corretto.

Serve un professionista in grado di rappresentare la situazione in modo semplice, efficace e comprensibile sotto il punto di vista patrimoniale, economico, fiscale e legale, e che aiuti le parti ad evitare posizioni intransigenti, derivanti da orgoglio ferito e da incomprensioni del passato.

Serve uno Specialista del Patrimonio Familiare.

Procedendo nel percorso, la ricognizione delle polizze assicurative di copertura è importante, per valutare quali rischi patrimoniali sono coperti e per quale valore, e quali sono scoperti in relazione alla professione, al tenore di vita familiare, alla composizione del patrimonio e del nucleo familiare.

Importante.

Il punto focale è quello di tutelarsi da eventi scarsamente probabili, ma dal potenziale forte impatto economico sul patrimonio familiare.

Questa valutazione serve per rilevare eventuali buchi nelle tutele, ma anche per liberare risorse per gli investimenti, evitando di mantenere un’eccessiva liquidità per gli imprevisti, che spesso ha una connotazione erroneamente assicurativa, inutile e disfunzionale.

In tale ambito si valutano eventuali debiti del nucleo familiare: mutui, finanziamenti, fidi bancari o fidejussioni e, qualora si tratti di un professionista o di un imprenditore, se c’è la separazione tra il patrimonio familiare e quello professionale/aziendale.

L’analisi del bilancio familiare è rilevante per identificare le spese incomprimibili e fondamentali, per l’efficace funzionamento della vita familiare.

Spesso questa attività viene vissuta male dalle persone, perché si sentono giudicate nella gestione dei propri soldi, in realtà l’analisi del bilancio economico serve alla famiglia, per acquisire la consapevolezza delle proprie finanze e predisporsi a una efficace pianificazione finanziaria.

Alcune spese hanno dato la gioia momentanea dell’acquisto, per finire subito dopo negli armadi, nei cassetti o nei garage, a volte generando debiti pluriennali.

Questi ultimi passaggi fanno emergere la competenza complessiva di uno Specialista del Patrimonio Familiare che lo distingue da un semplice consulente finanziario o da chi si occupa solo di gestione patrimoniale.

Prima di passare alla fase di definizione del quadro di riferimento, vengono implementate le strategie di tutela dei rischi rilevati, per strutturare un percorso costruito su solide fondamenta.

Messo in sicurezza il patrimonio familiare, si dedica il tempo necessario a definire “cosa si vuol fare e cosa si vuol ottenere” con le proprie risorse finanziarie nei prossimi anni, con uno sguardo attento al momento in cui si smetterà di lavorare.

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In questa fase emergono con forza ed entusiasmo, anche, i desideri, i sogni che si vogliono realizzare, i viaggi a cui si è rinunciato per lavoro o per i figli, qualche vezzo silente, un progetto extra lavorativo, la volontà di lasciare una traccia della propria esperienza attraverso il sostegno ai giovani, piuttosto che la filantropia, …

Eliminare problemi, fonti di preoccupazione o di incertezza è una delle priorità dell’attività di uno Specialista del Patrimonio Familiare.

Quando si vedono solo problemi, tutti importanti e tutti urgenti ci si trova davanti alla grande muraglia cinese. Questo senso di impotenza, di frustrazione, con la pesantezza sulle spalle, la testa dice non decido, non agisco, lascia tutto lì così com’è, ci penseremo.

Eppure, nel proprio lavoro quotidiano, risolvere un problema per volta è la normalità, perché una soluzione la si trova sempre. Si è abituati a farlo nella propria professione ma, nella gestione del patrimonio familiare, le implicazioni emotive bloccano, spesso, la capacità di decidere e di agire.

Dialogare con uno Specialista del Patrimonio Familiare, è l’occasione per fermarsi finalmente a pensare alla propria vita personale e dedicarsi del tempo, per definire i propri obiettivi di vita e quelli del proprio nucleo familiare.

Una volta messo in sicurezza il patrimonio, si recupera la serenità necessaria per progettare con fiducia il futuro.

Definito il quadro di riferimento, si passa alla fase di progettazione del percorso, per avere la certezza di conseguire i propri obiettivi e realizzare i sogni ancora inespressi.

Sulla base dell’analisi della fotografia del patrimonio, potrebbe essere sufficiente destinare alcuni investimenti, già esistenti, per gli obiettivi definiti, senza necessità di effettuare modifiche alla struttura di portafoglio.

Sapere di avere già le risorse a disposizione per centrare alcuni dei propri obiettivi abbassa fortemente l’emotività, rasserena gli animi, permette di ritrovare la tranquillità, di vedere la luce nel proprio futuro ed in quello dei propri cari.

La fase di monitoraggio del percorso che porta al conseguimento degli obiettivi, è la più importante responsabilità dello Specialista del Patrimonio Familiare.

Monitorare l’andamento degli investimenti in relazione ai diversi scenari dei mercati, sapendo che è fondamentale stare lontani dalle buche, dai pericoli legati a strumenti finanziari con rischiosità nascoste, evitando la concentrazione in pochi investimenti, una strategia che potrebbe essere remunerativa, ma anche eccessivamente pericolosa.

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L’obiettivo dello Specialista del Patrimonio familiare è quello di portare il progetto costruito a destinazione, avendo corso meno pericoli possibili, gestendo l’emotività durante il viaggio, dovuta alle situazioni economiche, sociali, finanziarie o personali, affrontando possibili turbolenze familiari: separazione, divorzio, figli che cambiano idea sul loro futuro o difficoltà lavorative.

L’impegno e la concentrazione sono rivolti nel preservare il capitale e nel tutelare il futuro potere di acquisto, raggiungendo la destinazione, con un percorso semplice, condiviso, con meno buche e curve possibili.

Il professionista, il manager o l’imprenditore che si avvale di uno Specialista del Patrimonio Familiare, è colui che non cerca scorciatoie, guadagni facili o irrealistici, ma è una persona che vuole risolvere i problemi legati al patrimonio familiare, accettando di fermarsi, di fare il punto della situazione, di definire gli obiettivi e realizzare i propri desideri.

Nella fase di monitoraggio del percorso intrapreso, vi è un dialogo continuo, perché lo Specialista del Patrimonio Familiare è il responsabile del viaggio e del raggiungimento della meta.

Sono cambiati gli obiettivi? Ci sono aggiornamenti da fare? Ci sono imprevisti?

Qualunque situazione o decisione che impatta sul quadro definito deve essere valutata, per poter mantenere fede alla premessa iniziale di giungere a destinazione.

Uno Specialista del Patrimonio Familiare è il continuo supporto al nucleo familiare per pianificare, rivedere e definire obiettivi, offrendo un punto di vista terzo, razionale e non condizionato dall’emotività.

Un dialogo continuo, aperto e franco da ambo le parti, in cui condividere problemi, difficoltà, scelte personali e professionali. Un professionista che opera in un clima di fiducia ottimale, perché viene visto come un punto di riferimento a cui rivolgersi per valutare idee, progetti e trovare le migliori soluzioni per realizzarli.

Per un incontro conoscitivo, chiama il +39 347 2307963 oppure scrivimi.