Servizi per tutelare il patrimonio familiare

Dall’analisi del patrimonio economico,
immobiliare e finanziario fino
alla tutela del patrimonio familiare.

All’interno della Metodo FMC, la prima fase è quella dell’analisi del portafoglio degli investimenti:

Dove sono allocati gli investimenti?

PRIMO ELEMENTO VUOTO
Aree geografiche
  • Europa
  • America
  • Cina
  • Asia
  • Paesi Emergenti: quali?
Azionario
  • Quanti soldi sono investiti nelle azioni?
  • In quale % rispetto al portafoglio finanziario e rispetto al patrimonio complessivo
  • L’investimento è effettuato attraverso:
    • Azioni di singole società
      • Dividendo annuale
      • Valuta
      • Concentrazione sul portafoglio finanziario
      • Da quanto tempo
      • Motivazione
    • ETF
      • Indice di riferimento
      • Valuta
      • Dividendo
      • Liquidabilità
      • Da quanto tempo
      • motivazione
    • Fondi/Sicav
      • Domiciliazione
      • ISIN
        • Classe
        • dividendo
      • Quali e quante società di investimento sono presenti
      • Da quanto tempo
Obbligazionario
  • Singola obbligazione
    • ISIN
    • Emittente
    • Prezzo acquisto
    • Scadenza
    • Cedola
    • Valuta
    • Tasso
  • ETF
    • ISIN
    • Emittente
    • Prezzo acquisto
    • Dividendo
    • Valuta
    • Indice di riferimento
Gestioni Patrimoniali in fondi o in titoli
  • Società di gestione
  • Composizione portafoglio
    • Azionario
    • Obbligazionario
    • Valuta
    • Benchmark
Strumenti derivati/complessi:
  • Certificate
    • ISIN
    • Emittente
    • Prezzo acquisto
    • Scadenza
    • Barriera
      • Premio
      • Capitale
    • Importo premio condizionato
  • ETC
    • ISIN
    • Emittenti
    • Commodity sottostante
      • Indice di riferimento
      • Fisico o replica
    • Prezzo di acquisto
Piani di accumulo
  • Obiettivo
  • Data inizio
  • Durata
  • Importo versato
  • ISIN
Assicurativo
  • Diritto
    • Italiano
    • Lussemburghese
    • Irlandese
  • Tipologia prodotto
    • RAMO I
      • Gestione separata
      • Minimo garantito
      • Data
        • Sottoscrizione
        • Scadenza
      • Beneficiari
        • Caso vita
        • Caso morte
    • RAMO III
      • Composizione investimenti
        • Sicav
          • Scelte o consigliate
        • Fondo assicurativo
      • Beneficiari
        • Caso vita
        • Caso morte
    • MultiRamo
      • Quota in RAMO I
      • Quota in RAMO III

In questa fase è fondamentale riuscire a reperire tutte le informazioni su ogni tipologia di investimento, in essere al momento dello scatto della fotografia.

L’obiettivo è quello di fornire una analisi dettagliata, per indicare come sono investiti i propri risparmi, per poter valutare se la composizione del portafoglio finanziario rispecchia gli obiettivi familiari e se la fotografia rispecchia il profilo di rischio reale.

Pensa con consapevolezza

C’è la consapevolezza dell’importo totale a disposizione? C’è la consapevolezza delle caratteristiche dei diversi strumenti finanziari utilizzati? Si conoscono i regimi fiscali applicati ai diversi strumenti finanziari?  Ci sono possibili compensazioni fiscali? Ci sono strumenti finanziari che hanno il rischio di perdite maggiori del 30%?

Il bisogno da soddisfare è quello della sicurezza, per rendere consapevole, analizzando e valutando insieme i potenziali rischi dei diversi investimenti.

Il principale problema che risolviamo è quello di mettere su un unico foglio il portafoglio finanziario della famiglia, che essendo allocato in diversi istituti bancari/finanziari, spesso, non è integrato, non è armonizzato per gli obiettivi.

Potrebbero esserci doppioni di investimenti, profili di rischio diversi per ogni interlocutore. La fiscalità finanziaria non parla tra due intermediari. Si stanno buttando via soldi?

Risolviamo il problema di non sapere quanti soldi si possiedono, dove sono investiti, quali rischi sono presenti nei singoli investimenti e a livello complessivo.

Il desiderio soddisfatto è quello della serenità, della fiducia di avere tutto sottocchio e di averne il pieno controllo.

Perché farlo? Quali vantaggi e risultati si possono ottenere?

È una attività fondamentale, perché senza la consapevolezza del punto di partenza, non si può effettuare alcun tipo di pianificazione efficace.

Se il navigatore non riconosce il punto di partenza e non conosce la destinazione, non serve a nulla.

Senza consapevolezza, non c’è possibilità di pianificare il futuro con serenità, si rimane ancorati alla gestione del quotidiano, con tutte le sue distorsioni emotive, vedi l’attuale periodo di paura, insicurezza, confusione.

Una efficace pianificazione si basa sulle solide fondamenta della corretta, precisa ed esaustiva analisi della situazione attuale.

Porta consapevolezza, evidenzia eventuali difetti nella copertura del patrimonio, porta un senso di sollievo per avere sotto controllo tutto ciò che si possiede, quanto vale, dove è investito nel mondo e in quali strumenti, per riconoscerne la validità.

La valutazione del patrimonio finanziario avviene rendendosi consapevoli di quello che c’è, di quanto vale e di quali rischi sono inseriti nella attuale fotografia, per poter prendere le decisioni necessarie: va bene così com’è? ci sono troppi rischi non conosciuti? gli investimenti non sono in linea con le aspettative?

In questa fase non c’è ancora la valutazione del portafoglio in relazione agli obiettivi personali e familiari.

Trova la soluzione
a questa situazione.

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Fase 2: Analisi delle coperture assicurative del patrimonio familiare.

Figli: tutelare il patrimonio familiare

Parliamo dell’analisi dei prodotti assicurativi sottoscritti dal nucleo familiare.

Quelli che hanno la componente finanziaria prevedono tre fasi di analisi: quella riguardante gli investimenti sottostanti, processo in cui valgono le regole descritte per la parte finanziaria del portafoglio, con la verifica di eventuali servizi accessori di spostamenti automatici degli investimenti da una tipologia all’altra a seconda dell’andamento del controvalore.

La seconda fase riguarda l’analisi delle coperture assicurative presenti nei prodotti: temporanea caso morte, eventuali moltiplicatori per decesso in caso di infortunio o incidente automobilistico, copertura da minusvalenze.

La terza fase è l’analisi dei beneficiari dei contratti sia in caso vita, che soprattutto in caso morte: eredi leggimi e/o testamentari, come nella stragrande maggioranza dei contratti? Oppure è indicato uno o più nominativi? Il coniuge?

Le polizze con contenuto finanziario sono molto presenti nei patrimoni delle famiglie, senza una grande percezione del valore assicurativo insito nei contratti sottoscritti.

Spesso il cliente ha firmato su indicazione del suo consulente, per il solo beneficio fiscale di pagare le imposte sulle eventuali plusvalenze al momento della liquidazione totale della polizza.

La componente assicurativa ha un elevato valore per tutelare il patrimonio familiare investito in questi contratti: esenzione dalle imposte di successione, con la possibilità di destinare denaro a persone specifiche, quali il coniuge, un figlio, un parente, una persona fuori dal nucleo familiare, oppure enti ecclesiastici, di assistenza, di volontariato, …

Possibilità di gestire la quota di disponibile senza dover sottoscrivere un testamento.

L’analisi delle polizze assicurative di puro rischio è determinante per comprendere il grado di copertura del patrimonio della famiglia, e di conseguenza eventuali scoperture che mettono a rischio il patrimonio stesso.

Le polizze sottoscritte riguardano le cose possedute: autovetture, motocicli, barche, gli immobili, ma anche le persone: infortuni, malattie, temporanee caso morte, long term care, responsabilità civile professionale e quella della famiglia, compresi gli animali domestici.

Quali sono i massimali assicurati? Quali sono gli eventi assicurati? Quali sono le esclusioni? Quali sono le franchigie? Quali polizze si sovrappongono?

Spesso le persone si assicurano con l’intento di mettere a posto la coscienza, ma senza avere una chiara idea di che cosa stanno assicurando e con quali finalità. Il prezzo in molti casi è la discriminante.

L’analisi completa e dettagliata delle polizze assicurative serve per avere la consapevolezza di quali eventi familiari e professionali sono coperti, fino a quale importo, con quali franchigie, con quali limitazioni.

È fondamentale ragionare su quali potrebbero gli eventi più catastrofici per il benessere del patrimonio.

Se mancasse all’improvviso chi porta in casa il reddito più alto o peggio l’intero reddito della famiglia, cosa succederebbe? C’è una copertura sufficiente per garantire 3/5 anni di serenità economica ai superstiti? I figli potrebbero continuare a studiare? Il mutuo verrebbe pagato? Il coniuge sarebbe in grado di mandare avanti la famiglia per 3/5 anni?

Se un membro della famiglia dovesse subire una invalidità permanente pesante, quale sarebbe il danno economico da sopportare? Quanto inciderebbe sul reddito familiare? Quanti potrebbero essere i costi annui da sostenere per le terapie, la riabilitazione o l’assistenza medica?

Se dovesse diventare necessaria l’assunzione di una figura professionale di assistenza continuativa, quale sarebbe il costo annuale? Quali interventi di ristrutturazione della casa sarebbero necessari? Quanto costerebbero?

Pensa con consapevolezza

È fondamentale avere consapevolezza di ciò che è assicurato e di quali eventi potrebbero rappresentare un disastro economico.

Le coperture assicurative sono controintuitive: più l’evento da assicurare è improbabile, meno costa il premio assicurativo, quindi per una corretta pianificazione del patrimonio familiare è fondamentale coprire quei rischi, improbabili, da vera iattura, che in caso si verificassero minano le fondamenta della famiglia stessa.

Nell’analisi delle coperture assicurative emergono doppioni di polizze, perché sottoscritte in tempi diversi, con assicuratori diversi.

L’analisi serve anche per valutare eventuali aggiornamenti dei contratti, in linea con le esigenze della famiglia, ma anche per eliminare alcuni contratti che non hanno particolare utilità per la famiglia, liberando anche risorse economiche da destinare ad altri obiettivi.

La tutela delle persone è al primo posto nella pianificazione del patrimonio familiare.

Altre componenti fondamentali delle coperture assicurative sono quelle legate all’utilizzo delle autovetture, motocicli, biciclette, monopattini, overboard, cioè la circolazione su strada. Dopo aver tutelato sé stessi, è importante tutelare il proprio portafoglio in caso di incidenti di cui si è responsabili.

Se dovessi investire un pedone, fino a quale massimale c’è la copertura assicurativa? In caso di incidente stradale, magari in autostrada, con più veicoli coinvolti, con morti e feriti, fino a quale importo copre l’assicurazione di responsabilità civile dell’auto? La polizza è attiva anche in caso di guida in stato di ebbrezza? Con la patente scaduta? Se alla guida c’è un minore di 25 anni, ci sono limitazioni nelle garanzie?

Spesso sulla polizza dell’auto si valuta solo il costo annuo, senza analizzare le eventuali limitazioni nelle garanzie, problema tipico delle polizze sottoscritte online.

C’è un’assicurazione che copre l’eventuale ritiro della patente, per cui c’è una diaria da utilizzare per un’autista o per coprire il costo legato all’utilizzo di taxi per i 30 o 60 giorni della sospensione?

Utilizzare la bicicletta, il monopattino o lo overboard, che sono mezzi di trasporto senza obbligo di assicurazione, quali danni economici potrebbero causare in caso di incidente?

Cosa potrebbe succedere di improbabile, ma potenzialmente dannoso economicamente nello svolgimento della propria professione o nella gestione del proprio studio professionale? Verso i clienti e verso i propri dipendenti?

Perché è importante farlo? Quali vantaggi e risultati si possono ottenere?

Le motivazioni per cui è importante l’analisi delle coperture assicurative sono descritte nei passaggi sopra, qui aggiungiamo che il risultato finale per la famiglia, potrebbe essere economico, per le maggiori coperture, con una minore spesa complessiva, ma soprattutto psicologico ed emotivo.

Al termine di questa fase la famiglia è consapevole di quali eventi sono assicurati, per quali importi, con quali franchigie, quali pericoli potrebbero ancora gravare sul patrimonio familiare, in attesa di essere coperti, o magari intenzionalmente si decide di lasciare la situazione così com’è.

A questo punto la famiglia può tirare un sospiro di sollievo per avere sotto controllo la situazione attuale e futura, aumentando la tranquillità e la serenità.

Il principio che guida è quello di analizzare le polizze attive al momento della fotografia, ma anche quello di analizzare i comportamenti del nucleo familiare, per valutare insieme le peggiori sfortune che potrebbero accadere, che minerebbero la serenità economica e relazionale all’interno della famiglia.

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questo argomento.

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Fase 3: Copertura legale per tutelare il patrimonio familiare.

Si parte dall’analisi dei contratti stipulati dalla famiglia nel corso degli anni.

Contratto di mutuo ipotecario, fidejussioni, finanziamenti, trust, società semplici, holding di famiglia, contratti di destinazione d’uso, …

Analisi del contenuto dei contratti, per valutarne l’impatto sul patrimonio della famiglia, sulla sua tutela, sulle possibili debolezze contrattuali e la coerenza, in relazione agli obiettivi di vita della famiglia.

Il desiderio soddisfatto è quello della sicurezza e della serenità. Avere la consapevolezza del valore delle firme apposte, permette di togliere eventuali dubbi o falle nel proprio percorso.

Ci sono minori da tutelare? Disabili? È stato individuato il potenziale amministratore di sostegno per i due coniugi? Sono stati redatti testamenti? Sono state effettuate donazioni? Dirette o indirette? Un figlio ha ricevuto finora più valore patrimoniale rispetto all’altro?

Stato civile? Comunione o separazione dei beni? Separato? Divorziato? Seconde nozze? Figli in vista di matrimonio?

Perché è importante farlo? Quali vantaggi e risultati si possono ottenere?

È importante analizzare i contratti stipulati, per avere la consapevolezza di avere o non avere petardi che potrebbero esplodere da un momento all’altro. Il rischio potrebbe essere quello di costruire un nuovo piano nel proprio palazzo, su fondamenta che non lo permettono.

Hai separato il patrimonio?

Il patrimonio familiare è distinto e inattaccabile da eventuali problemi professionali?

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a questa situazione.

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Fase 4: Censimento degli immobili della famiglia.

In prima istanza facciamo la ricognizione di cosa risulta nei registri catastali italiani sui codici fiscali dei componenti della famiglia, e sulle eventuali partite iva dei soggetti interessati.

Fin dalla prima lettura dei dati, è frequente, riscontrare errori nel censimento dei propri immobili, perché il catasto è digitale da pochi anni, per cui errori di trascrizione del codice fiscale, di qualche numero di mappale o altri refusi, sono possibili.

Questa prima analisi porta alla certezza che tutto il patrimonio sia presente nei registri catastali.

In seconda battuta si analizza ciò che è di proprietà di un coniuge, dell’altro, dei figli, dei genitori e in quali %. Operazione fondamentale, per rendere consapevole, ogni componente del nucleo familiare, di cosa è proprietario e per quale quota ne può disporre.

Spesso le persone ragionano sull’intero patrimonio immobiliare, ma in realtà ne hanno la proprietà e quindi la disponibilità solo in quota parte.

Psicologicamente è un passo all’inizio cruento, perché diminuisce il valore del proprio patrimonio personale, ma è necessario per comprendere su quali proprietà si ha la piena disponibilità e in quali è condivisa.

In situazione di pace familiare nulla cambia, ma in caso di problemi, la situazione reale diventa diversa dal percepito.

In caso di separazione e divorzio, cosa bisogna dividere? Chi si tiene cosa? Quanto costa dividere il patrimonio immobiliare tra i coniugi litiganti?

In questa fase di analisi possono emergere quote di proprietà di terreni, boschi, immobili dimenticati, perché frutto di sequenze di successioni.

Il valore economico di queste quote è marginale, ma potrebbero annidarsi potenziali problemi sottovalutati.

Se dovesse bruciare il bosco chi se ne occupa? Eventuali danni ricadono sui proprietari, in solido tra di loro. Chi si occupa della manutenzione delle piante, che costeggiano la strada.

A volte bisogna mettere da parte l’orgoglio per vecchie ruggini parentali e trovare una soluzione, per liberarsi di quote di proprietà che potrebbero creare problemi, senza fornire alcun valore aggiunto.

Dopo l’analisi del patrimonio familiare potrebbe aprirsi la porta per l’analisi del patrimonio dei genitori, per fare la fotografia di cosa c’è e di cosa cadrà in successione nei prossimi anni.

È possibile prevedere tra i figli chi eredita cosa, evitando liti o cointestazioni di immobili che dovranno essere venduti, scambiati o magari gestiti in comune tra i diversi eredi?

Perché è importante farlo? Quali vantaggi e risultati si possono ottenere?

L’obiettivo di queste attività è quello di avere un immobile intestato a una sola persona per permetterne la libera gestione, evitando potenziali liti o difficoltà operative.

La vita è lunga e imprevedibile, lasciare la proprietà a una persona sola permette di velocizzare qualunque tipo di scelta, valutando contrappesi, diverse ripartizioni del patrimonio per mantenere l’equilibrio economico e patrimoniale tra i coniugi e le persone coinvolte.

Spesso nel campo immobiliare subentra una vivida emotività, legata al passato: era di mio nonno, è la casa dove sono vissuti i miei genitori, sono cresciuto in quel giardino, oppure vecchi rancori, dissidi, ripicche tra familiari che portano all’immobilismo decisionale, con gravi danni economici e legali.

Si pensi agli immobili ricevuti in eredità dai genitori, di cui i fratelli non hanno alcun interesse a prendersene cura, a gestirli o ad abitarci.

Magari ci sono belle ville, con stupendi giardini, ma il costo di gestione, di manutenzione, e i lavori di ristrutturazione necessari sono troppo costosi per una famiglia odierna.

Chi se ne occupa? Si dividono le spese di gestione, ma a quale prezzo si vende? Tutti d’accordo a vendere? Io volevo la casa al mare, io quella in montagna!

È possibile decidere prima che scoppino gli incendi? Sì, facendo testamento, per esempio.

Prima bisogna chiarissi le idee in famiglia, fare una ricognizione di tutto il patrimonio della famiglia, individuare chi è proprietario di cosa, stabilire chi prenderà cosa, e subito dopo individuare i migliori strumenti legali, assicurativi che definiscano il percorso, affinché si realizzi l’obiettivo concordato in famiglia.

Il patrimonio immobiliare è solitamente la fetta più grossa del patrimonio familiare, specialmente quello in capo ai genitori, su cui è necessario, se non obbligatorio, metterci la testa, facendo prima una analisi dello stato dell’arte, per poi capire che cosa si vuole ottenere, successivamente trovare le migliori soluzioni possibili, per rendere operative le decisioni.

Osservazione

Questo è un capitolo ad alta emotività, per i rancori del passato, per il valore economico della posta in gioco, dove si nascondono i pericoli più gravosi per il futuro del patrimonio familiare.

Portare consapevolezza, fiducia, serenità all’interno della famiglia è la missione primaria di questa fase.

Spesso è necessario un consiglio di famiglia, magari allargato per prendere le decisioni, così da condividere la situazione, in maniera trasparente e pulita nei confronti di tutti.

L’intervento dello specialista del patrimonio familiare è fondamentale nella fase di preparazione dell’incontro, perché deve negoziare, mediare, avvicinare le parti, in modo da realizzare la miglior soluzione possibile.

Lo specialista potrebbe essere coinvolto anche durante il consiglio di famiglia come figura super partes, come mediatore di eventuali conflitti.

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Fase 5: Curare il testamento tutelare il patrimonio familiare.

Testamento per tutelare il patrimonio familiare

In Italia solo l’8% delle successioni avviene attraverso il testamento. È una enorme pecca culturale degli italiani, forse per scaramanzia, forse per ignoranza, si tende a lasciare andare le cose come stanno, consapevoli o meno che la legge prevede già in maniera precisa che cosa succederà al momento del decesso di ogni cittadino.

Valutare la possibilità di redigere un testamento, magari olografo, cioè scritto di proprio pugno su un foglio bianco, è un primo semplice passo per gestire al meglio il momento in cui una persona non ci sarà più.

In una sorta di dovere morale e civile nei confronti della propria famiglia, mettere nero su bianco, in maniera chiara le proprie volontà, tende a mitigare o eliminare possibili litigi tra gli eredi.

Chi non è stato coinvolto in beghe familiari legate a una eredità, non importa di quale valore economico? Per quanto tempo durano gli effetti delle litigate successorie? Quante famiglie si sono distrutte o allontanate per malintesi, aspettative deluse, sgarbi, furbizie, manipolazioni o altro?

Pensare per tempo, con la possibilità di cambiare idea in qualsiasi momento, è segno di intelligenza, lungimiranza, amore verso sé stesso e verso i propri familiari.

Suggerimento

Evitare di lasciare problemi, è il primo comandamento per ogni persona di buon senso.

Lasciare una famiglia coesa, collaborativa, serena è l’obiettivo nascosto, ma non troppo, dietro questa attività fondamentale.

Pensare alla propria morte a 45/50 anni sembra prematuro?

Forse, ma la vita insegna che non sappiamo quanto è lungo il nostro cammino, e soprattutto per quanto tempo saremo in grado di prendere lucidamente decisioni sul nostro futuro e su quello della nostra famiglia.

Prendere decisioni in tempo di pace, lontano da qualsiasi evento traumatico, permette di affrontare con serenità, gli anni a venire e i possibili imprevisti della vita.

Pianificare la gestione del proprio patrimonio permette di vivere sereni, in un buon clima familiare.

Costruire la propria successione coinvolgendo gli interessati, avvicina le persone e le unisce nel realizzare l’obiettivo comune di salvaguardia del patrimonio familiare, mantenendo, nel tempo, comportamenti coerenti.

Perché è importante farlo? Quali vantaggi e risultati si possono ottenere?

È fondamentale mettere la testa sull’argomento “successione”, per limitare la litigiosità familiare, per sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali, attualmente in vigore, quali la franchigia di 1.000.000€ per ciascun erede, coniuge o figlio.

Utilizzare strumenti assicurativi, per abbassare la quota di patrimonio su cui vengono calcolate le imposte di successione, con un beneficio economico tangibile

Scrivere il testamento, per destinare in maniera funzionale le quote del patrimonio agli eredi o a persone esterne alla famiglia, a società o associazioni meritevoli.

L’obiettivo primario è non lasciare problemi ai propri eredi.

Potrebbe essere utile l’analisi del patrimonio dei genitori, per valutare eventuali azioni da compiere per evitare litigiosità con i fratelli.

L’esauriente analisi, le conseguenti decisioni e azioni possono portare a un risparmio di denaro, nelle imposte di successione, negli atti notarili, ma anche benefici emotivi, per i potenziali problemi scongiurati.

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Fase 6: Risparmio fiscale del patrimonio.

Analisi della situazione fiscale della famiglia, per valutare possibili risparmi sulle imposte dirette, attraverso strumenti assicurativi o sull’utilizzo di strumenti giuridici che permettano di gestire al meglio il patrimonio immobiliare della famiglia sia in termini economici, che fiscali che successori.

Perché è importante farlo? Quali vantaggi e risultati si possono ottenere?

Il risparmio fiscale è una voglia viscerale degli italiani, che spesso porta a comportamenti isterici, a cui si legano conseguenze sottostimate, che minano la protezione del patrimonio.

Vedi la residenza spostata per le agevolazioni sulla prima casa, le donazioni fatte per non pagare le imposte di successione, utilizzo della nuda proprietà e dell’usufrutto, cointestazione di beni per i quali si perde la piena disponibilità.

È necessario valutare se il beneficio fiscale è reale, o è un semplice desiderio di non trasferire denaro allo Stato ingordo.

La decisione deve essere razionale e non emotiva, per cui gli obiettivi familiari guidano ogni tipo di decisione, l’aspetto fiscale è un di cui di un disegno più ampio.

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Fase 7: Analisi del bilancio familiare.

Se la famiglia non ha già una propria contabilità aggiornata, si cerca di stimolare l’analisi delle entrate e uscite degli ultimi 12 mesi, per avere la consapevolezza di come è strutturato il proprio conto economico, evitando qualunque intento giudicante.

L’obiettivo è solo quello di avere una chiara fotografia dei flussi finanziari della famiglia, come se fosse una azienda.

Avere la piena consapevolezza di quanto entra, e di quanto esce è un primo dato fondamentale per la famiglia. Sapere se c’è un più o un meno nell’arco degli ultimi 12 mesi, porta consapevolezza sul funzionamento dei flussi mensili.

Per le uscite serve avere idea di quante e quali siano le spese incomprimibili, per vivere, alimentarsi, mandare i figli a scuola.

Ci sono debiti residui, di che tipo, per quanti anni ancora.

Quale è la quota destinata alle vacanze, al divertimento, al tempo libero, alla cura della persona, per lo studio dei figli, per la gestione della casa principale, secondaria, ecc.

A quanto ammontano gli affitti incassati dagli immobili locati? Quale è il costo annuo delle spese di gestione e manutenzione degli stessi?

Quale altri fonti di reddito ci sono in famiglia? Per quale importo? Con quale certezza? Per quanto tempo ancora? Si incassano dividendi da investimenti azionari, o anche da società partecipate?

Gli eventuali bonus maturati, sono in denaro, in benefit o in azioni?

Definire il quadro, chiaro e semplice, della situazione attuale, aumenta la consapevolezza di conoscere il punto di partenza e le prospettive realistiche a 12, 36, 60 mesi.

Questi dati sono fondamentali per fare chiarezza in famiglia.

Spesso non c’è la voglia di approfondire, per evitare di scoprire troppe spese superflue. Quando le persone abbandonano la paura del giudizio e si concentrano sul valore aggiunto di pianificare le spese da effettuare, senza intaccare i risparmi o il patrimonio familiare, la serenità avvolge la famiglia.

Suggerimento

Conoscere i numeri reali permette di pianificare il patrimonio familiare partendo da basi solide, conosciute e condivise con lo Specialista.

Conoscere quanto si spende in un anno, permette di stabilire quale sarà la giacenza di conto corrente utile e necessaria per permettere alla famiglia di vivere in serenità per 12 mesi.

Questo offre un sollievo alla famiglia, che spesso pensa di non potersi permettere alcune spese o di vivere al di sopra delle proprie possibilità, quando questo sentimento deriva solamente dall’ignorare i numeri del proprio conto economico.

Avere il controllo di tutto questo, permette di pianificare eventuali investimenti di medio o lungo periodo con serenità e fiducia nel realizzarli.

La beffa è che nella professione si è precisi, attenti, mentre in casa si lascia andare alla deriva il controllo e il monitoraggio dei conti.

Avere una riserva di liquidità di importo stabilito, permette di gestire gli imprevisti con maggiore serenità, sapendo che fino a quella cifra gli eventuali danni economici sono coperti, senza intaccare i risparmi e o gli investimenti.

La riserva di liquidità per gli imprevisti, si abbina al lavoro di analisi della situazione assicurativa per valutare quali rischi sono assicurati e quali potrebbe valere la pena assicurare, per aumentare la serenità e la tranquillità della famiglia.

Il bilancio familiare è una attività non sempre gradita, ma che è fondamentale per la gestione del patrimonio familiare sia da un punto di vista finanziario che emotivo.

Per un incontro conoscitivo, chiama il +39 347 2307963 oppure scrivimi.