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Silvio insegna

Lug 20, 2023 | Legale, Protezione

Lug 20, 2023 | Legale, Protezione

12 giugno 2023 ore 9.30 Silvio Berlusconi decede all’ospedale San Raffaele di Milano.

Un minuto dopo il “libro” della sua successione apre la copertina e inizia la scrittura delle prime pagine di “ordinaria burocrazia”.

Il 14 giugno il sacro rito del funerale religioso e di Stato, con tanto di polemica.

Le lancette dell’orologio continuano, imperturbabili, il loro lavoro, scandiscono il tempo inesorabili.

Succedono cose.

 

Il 5 luglio Maria Antonia Fascina consegna nelle mani del notaio Roveda il testamento olografo del “de cuius”, per la pubblicazione dello stesso con la conseguente e immediata “acquisizione di legittimità” delle volontà, scritte di pugno da Silvio Berlusconi su un foglio di carta.

Nel preciso momento in cui le informazioni diventano pubbliche, acquisiscono valore legale e dispositivo nei confronti degli interessati.

Primo passaggio chiave

fino al decesso e fino alla pubblicazione lo scritto è “carta ornamentale”, privo di ogni valore legale

Sono solo desideri, privi di impatti effettivi nella vita quotidiana.

 

Se cerchi informazioni per la sezione gossip della vicenda, cambia canale, rimarresti deluso.

 

Se vuoi conoscere gli aspetti legali, familiari e di indirizzo strategico, rilevanti anche per la tua vita, procedi nella lettura, con fiducia.

Trovi solo l’utile, essenziale per te.

 

Il signor Silvio scrive di pugno il primo testamento olografo il 2 ottobre 2006.

La volontà fuoriuscita attraverso l’inchiostro della sua penna è l’architrave del suo “passaggio di testimone” ai figli.

Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”.

Gli italiani e il testamento

Boom prime tranvate in faccia alla stragrande maggioranza dei suoi connazionali.

Solo l’8% delle successioni avviene per “via testamentaria”.

 

Gli italici sono riottosi a prendere in considerazione il pensiero del “futuro dopo di loro”.

Lo scacciano come la peste.

Un po’ di sana scaramanzia è un sentimento umano, ma il destino è certo, inevitabile.

 

C’è tempo per pensarci e decidere. Quando sarò più in là con gli anni, ci penserò.

Come faccio a decidere adesso su un evento che accadrà, spero, tra tanti anni.

Adesso sono concentrato sul lavoro, ho tutta una serie di progetti in ballo che mi assorbono tanta energia.

Non ho né il tempo né l’energia, ma neanche la voglia di perdere tempo dietro a queste cose.

Possono cambiare tante cose, tante situazioni.

Cosa ne so di cosa faranno i figli da qui a 20 anni. Dove vivranno, cosa faranno, chi hanno o avranno sposato.

Non voglio che le nuore o i generi ereditino alcunché.

Che si arrangino quelli che vengono dopo di me.

Gli lascerò già un bel patrimonio tra i soldi e le case, devo anche prendermi la briga di dividerlo io?

Lascio quattro cose, c’è poco da dividere (è vero o ti nascondi?).

Troveranno una soluzione loro.

Mi piacerebbe dare qualcosa ai nipoti, ma chissà se saranno dei bravi ragazzi o avranno la testa bacata e ci daranno un sacco di problemi.

 

Gli ho detto quello che penso, seguiranno le mie indicazioni, ne sono sicuro.

Quest’ultima è la “vaccata” più pericolosa, perché denota la voglia di affrontare, senza affrontarlo l’argomento testamento, ma emerge anche una “sana ignoranza”.

Memorizza

Se non scrivi è sicuro che nulla succede

Pensieri in ordine sparso, raccolti in ogni dove, lungo il percorso professionale e personale.

La ripetizione dei concetti è costante. Un “disco di scuse” che gira a ripetizione.

Testamento di Silvio: passaggi chiave

  1. Il testamento, cioè le proprie volontà vanno scritte. Vietato attendere, oggi è il giorno giusto per farlo.
    • su un pezzo di carta bianco, liscio o a quadretti. Da una vecchia “BIC mangiucchiata”, trasferisci qualche semplice e tremolante goccia di inchiostro
    • due righe sono sufficienti, poche parole semplici e chiare con cui manifesti le tue direttive
    • il decesso può sopraggiungere dopo 17 anni dal momento eroico della scrittura, ma anche prima. La quantità di sabbia dentro la nostra clessidra è ignota e viaggia ad una velocità sconosciuta
  2. i figli “non sono tutti uguali” o, meglio, ogni persona ha caratteristiche proprie. Chi è un’artista, chi è metodico, chi comanda, chi ama stare nell’ombra, chi vuole il possesso, chi lo evita, chi preferisce la montagna e chi il mare, chi la città, …
    • Marina e Piersilvio hanno un “valore superiore”, rispetto ai fratelli, per gli obiettivi del papà. Con le parole “lascio la quota disponibile in parti uguali”, l’indicazione è chiara e netta: queste due persone hanno la responsabilità della guida del “patrimonio della famiglia”
  3. Il patrimonio rimane “in comunione” tra i 5 figli. Chi vuole prendere una strada diversa deve trovare l’accordo con gli altri. Liquidare o farsi liquidare.

Con due semplici righe, il “testatore”, cioè lo scribacchino, “utilizza” le parole del Codice civile, per dare precise indicazioni, senza intaccare gli interessi di alcuno, nel rispetto della Legge.

Le apparenze ingannano

La “divisione” di un patrimonio stimato di 6,2 miliardi di euro è una operazione complessa oppure “semplice” come ha scritto e dimostrato SB

Eccellente lavoro, con l’utilizzo millimetrico delle parole evita di “dare le armi in mano” o anche solo la tentazione del loro utilizzo a chiunque dei 5 eredi.

La “chicca” di Silvio

Il passaggio chiave è la destinazione della “quota di disponibile”, cioè:

  • I 5 figli acquisiscono i 2/3, cioè il 66% del patrimonio senza distinzioni di sorta, in parti uguali, come quota di legittima. La Legge impone, nella “configurazione successoria di Silvio”, che ogni figlio riceva in eredità almeno questa percentuale. Se riceve meno, “può scendere in piazza a protestare”, ne ha il diritto
    • 13,2% del patrimonio “caduto in successione” a ciascun erede
  • I due figli più anziani acquisiscono un ulteriore 1/3, cioè il 33%, diviso in parti uguali. Questa è la “quota di disponibile” che la Legge mette a disposizione di chi scrive il testamento, per destinarla a chi vuole lui, figli, associazioni, canili o chiunque altro nel mondo, senza che qualcuno possa “alzare un dito e imporre la sua idea”

Resta aggiornato
su questo argomento.

I conti in tasca a Marina e Piersilvio:

  • 16,5% a testa dalla quota di disponibile
  • 13,2% ciascuno dalla quota di legittima
  • 29,7% del patrimonio ciascuno

Un affare economico senza alcun dubbio

Chiarissimo

L’indicazione più forte è quella di “aver ricevuto lo scettro del comando della galassia patrimoniale” di SB. Oneri e onori per loro due

Indicazioni chiare, generiche, ma efficaci. Le armi del contenzioso successorio vanno riposte nel cassetto della scrivania.

 

I casini, i disaccordi e le battaglie legali hanno spazio in ambito della gestione del patrimonio.

Mediaset, Mondadori, il “Monza calcio”, la quota in Mediolanum e tutte le altre aziende operative hanno 2 persone al timone, per il potere conferito loro dal testamento.

 

La seconda generazione, con il direttorio chiaro e definito, può “gestire la baracca” nell’interesse comune.

 

Se l’affiatamento tra i fratelli venisse meno, nel resto della “nebulosa” potrebbero trovare oggetti atti al baratto o il denaro necessario per le compensazioni economiche, senza intaccare la gestione operativa.

Secondo testamento di Berlusconi

Il 2 ottobre 2020 Silvio scrive una integrazione delle volontà espresse nel 2006: “aggiungo una donazione di 100 (cento) milioni di euro a favore di mio fratello Paolo”.

 

15 parole interessanti, di valore.

14 anni dopo aver scritto di pugno le proprie volontà SB integra le proprie disposizioni con una semplice riga.

  • Oggi scrivi quello che vuoi che succeda “dopo di te”
  • Domani mattina se cambi idea lo puoi fare senza esitazione e senza alcun problema. È una tua facoltà, compresa la disintegrazione dello scritto.

Fino all’ultimo giorno di vita e finché sei in grado di “intendere e di volere” puoi modificare le tue disposizioni, a tuo piacimento, sulla base delle vicissitudini della vita.

  • il patrimonio della famiglia varia per l’acquisto o la vendita di un immobile
  • hai donato denaro a un figlio, ma non all’altro e vuoi compensare
  • un figlio impazzisce
  • divorzi e ti risposi
  • vuoi lasciare del denaro o degli oggetti a un amico, a un collaboratore o a una associazione
  • lasci la collezione di quadri, fumetti, macchinine, trenini, farfalle a chi vuoi tu, affinché le renda visibili e disponibili alla collettività in una mostra permanente. Così eviti che finiscano al macero o in qualche scantinato ad ammuffire

Il fratello Paolo incassa denaro “sottratto” alla quota di disponibile, dopo il versamento del 6% di imposta di successione, con una franchigia di 100.000€.

 

19 gennaio 2023

Terzo e ultimo atto della trilogia dei testamenti di Silvio.

Nel viaggio in macchina verso il ricovero ospedaliero, temendo per le sue condizioni di salute, scrive di proprio pugno su un pezzo di carta “lascio a Marta Antonia Fascina 100 milioni e a Marcello dell’Utri 30 milioni”, più una frase di ingaggio per i figli.

Tralascia l’indicazione del figlio Luigi.

Dimenticanza o atto voluto per un suo obiettivo a noi ignoto?

Anche questa ultima manifestazione di volontà indica come nel tempo

Sottovalutato

“le cose cambiano e le idee mutano”, di conseguenza le disposizioni per i posteri vengono modificate

Metodo FMC per il testamento

  • Fotografia del tuo patrimonio personale, metti su un foglio:
    • tutto ciò che è intestato con il tuo codice fiscale, con la tua partita iva e ciò che è tuo ed ha un valore economico
    • gli oggetti ad alto valore affettivo
  • Valorizzazione “economica sommaria” di tutte le voci
  • Individua chi sono i tuoi eredi legittimari:
    • chi prende la quota di legittima stabilita dalla legge: figli, coniuge o in alternativa genitori o fratelli
    • la percentuale di attribuzione, stabilita dal Codice civile in base alla composizione del tuo nucleo familiare al momento del decesso
  • immobili da assegnare a un unico erede
  • scrivi di tuo pugno, con parole semplici, le tue volontà. Meno inchiostro utilizzi meglio è per tutti
  • se cambi idea, modifica le tue indicazioni con un altro “pezzo di carta” che integra o sostituisce il precedente. L’ultimo scritto in ordine di data è quello che può fagocitare tutti gli altri

Gli insegnamenti di Silvio

  • Il testamento lo scrivi subito. Non ti allunga, ma neanche ti accorcia la vita. Metti nero su bianco le tue volontà e le tue indicazioni chiare agli eredi
  • Le persone hanno capacità e valori diversi tra loro, di conseguenza anche i figli, senza sensi di colpa e autoflagellazioni inutili
  • Con il testamento hai una “quota disponibile” per farci quello che vuoi con chi vuoi. La tua volontà è inattaccabile
  • Modifichi, aggiungi o cambi idea in qualunque momento della tua vita. Il primo scritto lo puoi variare in corso d’opera, senza preavviso ad alcuno, finché sei in grado di intendere e volere il destino del tuo patrimonio è nelle tue sapienti mani
  • Lasciti: “lascia” soldi, macchine, moto, la collezione di farfalle o i fumetti dell’Uomo Ragno a chi vuoi ringraziare per il suo sostegno in vita o che apprezza il regalo ricevuto, così eviti che qualcuno svuoti il magazzino e porti tutto in discarica o al mercatino delle pulci

Qui hai colto gli aspetti salienti delle decisioni e delle azioni di un uomo che ha deciso di scrivere di suo pugno, anche durante il viaggio verso l’ospedale, le sue volontà, per dare chiare indicazioni, per preservare le aziende strategiche al patrimonio familiare, lasciando lo spazio alle, eventuali, beghe solo su aspetti secondari.

Tocca a te!

Come vuoi che vengano divisi i tuoi averi?

Scrivilo e sarà fatto!

Flavio

Per un incontro conoscitivo, chiama il +39 347 2307963 oppure scrivimi.

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